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RECOVERY IN 4X4, FETTUCCE GANCI E GRILLI,RECUPERO E TRAINO,VEICOLI FUORISTRADA E SUV. REGOLE E CONSIGLI SULLA SCELTA E L'UTILIZZO
FETTUCCE, GANCI E GRILLI, CONSIGLI PER LA SCELTA E REGOLE PER L'UTILIZZO
Redazionale di Luciano Santiprosperi

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Fettucce e grilli sono l'attrezzatura base per il recupero ed il traino in caso di blocco o guasto del veicolo in fuoristrada, ed è buona norma averli a bordo di ogni mezzo 4x4 che, anche occasionalmente, si avventuri in percorsi off-road.

Fino a qui niente di nuovo, questa semplice indicazione pratica è da sempre fornita nei corsi base e sui manuali di guida, nei club, dalla stampa specializzata e perfino sulle locandine dei raduni 4x4 domenicali, quindi non sembra che ci sia molto da dire sull'argomento.

Attrezzatura per recupero traino di un veicolo Invece, negli anni, abbiamo potuto assistere più volte a semplici "piantate" che si sono trasformate in episodi "irrisolvibili" o addirittura in incidenti pericolosi in cui si è ferito qualcuno, per l'inadeguatezza di una o più componenti dell'attrezzatura.

In effetti, quando arriva il momento del bisogno, sbucano dal portabagagli gli oggetti più improbabili: catene, funi nautiche, moschettoni da ferramenta, lucchetti, cinte da tapparella; inoltre spesso accade che sul mezzo non ci siano adeguati punti di ancoraggio oppure che non si riesca a fissare la fettuccia ai ganci di recupero, sebbene presenti sul mezzo.

Complici la disinformazione tecnica, le leggende "da forum", la naturale tendenza ad occuparsi del problema solo quando si presenta, ovvero troppo tardi, cerchiamo di fare un po' di chiarezza su queste semplici dotazioni di bordo, fondamentali per la sicurezza.

PERCHÈ SI USANO LE FETTUCCE ( COMUNEMENTE CHIAMATE STROPS)

Le fettucce in poliestere nascono per uso industriale e proprio per questo garantiscono ampi margini di sicurezza dettati dagli standard professionali, costruite con la giusta elasticità per evitare traumi alla meccanica durante il traino o le gravose manovre "a strappo" (vedi sotto).

Catene, funi d'acciaio ed altri tipi di corde, pur offrendo la stessa portata, non hanno le stesse proprietà elastiche, e possono causare il danneggiamento dei punti di ancoraggio e perfino del telaio.

Per quanto riguarda canapi e cordami vari, non sempre si è in grado di stabilire la corretta portata, a meno che non siate degli esperti marinai.

Inoltre, sulle fettucce come per ogni altra attrezzatura industriale, è cucita una etichetta a norma dove vengono riportate in modo chiaro ed esaustivo le informazioni d'uso e il fattore di sicurezza.

COME SCEGLIERE UNA FETTUCCIA SICURA PER IL RECOVERY

È bene scegliere l'attrezzatura base da recupero con portata nominale superiore di un 25-30% rispetto al peso del mezzo, dato riportato sulla carta di circolazione o da ricavare dalle schede tecniche del costruttore.

Le varie portate nominali delle fettucce sono differenziate dai colori e dal numero di cuciture nere longitudinali, una per ogni tonnellata di portata nominale.

Scegliere una portata molto superiore al necessario significa rinunciare alle doti elastiche, pertanto non conviene esagerare molto; in genere si utilizzano cinte VIOLA per mezzi di peso intorno ai 1000 Kg, le VERDI per mezzi intorno ai 2000 Kg ed infine le GIALLE per mezzi molto pesanti intorno ai 3000 Kg. Infine, le cinte GRIGIE sono riservate ai camion leggeri.
Portata nominale della strop
Si tenga presente che sono oggetti con fattore di sicurezza 7:1, valore che garantisce un'abbondante margine di sicurezza nell'utilizzo pratico.

Per quanto riguarda la lunghezza, l'ideale sarebbe avere a bordo una strop corta ed una lunga, ma un buon compromesso è rappresentato dalla misura 6-8 metri, mentre la misura da 10 metri può facilmente essere usata doppia in caso di necessità. A voi la scelta, anche in funzione della sistemazione a bordo.

COLORE LARGHEZZA PORTATA
nominale
CARICO
DI ROTTURA
CUCITURE
nere
VIOLA 50 mm. 1.000 kg. 7.000 kg. 1
VERDE 60 mm. 2.000 kg. 14.000 kg. 2
GIALLO 75 mm. 3.000 kg. 21.000 kg. 3
GRIGIO 120 mm. 4.000 kg. 28.000 kg. 4

GRILLI, GANCI E PUNTI DI AGGANCIO

Grilli di ancoraggio della strop Le asole finali della strop devono essere fissate con dei grilli, preferibilmente ad omega, o possono essere inserite direttamente sul gancio, se di tipo aperto.

Il grillo deve essere dimensionato sullo stesso carico di rottura della cinta, attenzione il materiale in metallo lavora con fattore di sicurezza 5:1 rispetto alla sua portata nominale, si presti attenzione al diametro del perno: deve essere compatibile con il gancio della vettura.

La portata nominale di ganci e grilli, su quelli ben realizzati e a norma, è scritta in rilievo sul corpo stesso dell'oggetto ed è normalmente espressa in tonnellate.

Gancio rapido Ad esempio un grillo con portata nominale 3,25 tonnellate (3.250 kg) avrà il suo punto di rottura a 16,25 tonnellate (16.250 kg). Nel caso in cui si acquisti materiale di fabbricazione inglese o americano, attenzione ai numeri a tre zeri, che spesso traggono in inganno, i valori sono espressi in libbre e non in kg (1 libbra = 0,453 kg).

Il corretto posizionamento del grillo prevede che l'asola della strop agisca sul perno e non sul corpo semi-circolare. Altra accortezza, per un corretto uso, è che il perno deve essere lasciato svitato per un giro anziché arrivare a serrarlo completamente, in quanto sotto sforzo le flessioni del metallo provocherebbero il blocco della filettatura con la conseguente impossibilità a svitarlo. non tutti i fuoristrada sono dotati di serie di ganci per il recupero

Un'alternativa al grillo può essere il gancio rapido, meno versatile ma molto comodo per recuperi frequenti.

Occhio al punto di fissaggio sul mezzo, non tutti i fuoristrada sono dotati di serie di ganci per il recupero; spesso ci sono solo punti di ancoraggio per il trasporto come, ad esempio, accade sulle Land Rover Defender.

Idonei ganci di recupero possono essere installati after-market; per ovvi motivi di sicurezza si raccomanda di evitare realizzazioni artigianali approssimative o improvvisate, in quanto non garantiscono la sicurezza.

IL TRAINO DI UN VEICOLO ED IL CODICE DELLA STRADA

Ma, è consentito il traino di un veicolo o è indispensabile dover chiamare il servizio di soccorso stradale?

La Polizia di Stato consente il traino di un veicolo in avaria su tutte le strade, tranne che sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali (multa + perdita di 2 punti patente n.d.r.).
(informazioni tratte dal sito ufficiale della Polizia di Stato (http://www.poliziadistato.it)

Codice della Strada sul traino del veicolo Le regole per effettuare il traino in condizioni di sicurezza sono riassunte nell'art. 165 del Codice della Strada:
  • deve essere utilizzato un solido collegamento tra i due veicoli (mediante fune, catena, cavo, barra rigida, altro analogo attrezzo);
  • il sistema di collegamento deve essere idoneamente segnalato al fine di essere avvistato ed essere chiaramente percepibile da parte degli altri utenti della strada;
  • il veicolo trainato deve utilizzate il dispositivo luminoso intermittente (c.d. quattro frecce) oppure, in mancanza (perché non presente o non efficiente), deve avere esposto sulla parte posteriore il segnale mobile di pericolo (c.d. triangolo) o il pannello quadrangolare a strisce oblique bianche e rosse, ordinariamente usato per segnalare le sporgenze posteriori;
  • se il veicolo trainante ne è dotato, deve tenere acceso il dispositivo a luce gialla prescritto per i veicoli adibiti al soccorso stradale.

    Dunque, seguendo queste regole, per un traino di emergenza è possibile utilizzare la strop, ma bisogna tenere conto che questa è una operazione molto delicata, in quanto il veicolo in avaria deve essere in grado di poter azionare i freni (cosa difficoltosa se il motore è spento con conseguente inutilizzo del servofreno ormai onnipresente). Va detto che il metodo più sicuro è quello di utilizzare una barra rigida.

  • TECNICHE PER IL RECUPERO DI UN VEICOLO, A CORDA TESA O A STRAPPO

    Abbiamo già descritto l'attrezzatura, ora vediamo come utilizzarla. Comiciamo con il dire che, per recuperare un veicolo in difficoltà, esistono due tecniche: a corda tesa ed a strappo.

    Quindi, per prima cosa, occorrerà valutare da quale parte effettuare il veicolo in difficoltà, ovvero se utilizzare i ganci anteriori o posteriore e se questi sono adeguati e raggiungibili. Questo dipende molto dal tipo di ostacolo sul quale si è bloccato il veicolo.

    Tecnica di recupero a corda tesa ed a strappo Normalmente, si tende ad utilizzare le stesse tracce dal quale il veicolo è entrato, quindi normalmente il traino va effettuato a retromarcia, ma in caso contrario nulla cambia nelle operazioni da effettuare. Ad esempio, se un fuoristrada sta tentando di superare una fangaia o un tratto innevato ed arriva a bloccarsi, è logico tentare di recuperarlo indietro, riportandolo al punto di partenza, in quanto sicuramente davanti al veicolo si sarà formato un muretto di fango o di neve che renderebbe sicuramente il recupero difficoltoso, se non impossibile, oltre ad aver sicuramente coperto il gancio.

    Dopo aver effettuato queste valutazioni, prendiamo in ipotesi che il veicolo debba essere trainato in retromarcia. Si provvederà ad agganciare la strop al gancio posteriore del veicolo bloccato ed gancio anteriore del veicolo trainante. A questo punto tenteremo la prima tecnica.

    Il veicolo trainante provvederà a mettere in tensione la strop, assicurandosi che la sua lunghezza permetta di raggiungere un tratto di terreno con un adeguato grip. A questo punto, con un colpo di clacson, segnalerà l'inizio della manovra. Questo segnale avvertirà chiunque di sgombrare l'area di manovra dei veicoli impegnati.

    Il veicolo in difficoltà innesterà la retromarcia e tenterà il disincaglio facendo girare le ruote (anche se a vuoto) ed il veicolo trainante inizierà a tirare, anch'esso a retromarcia. Due colpi di clacson comunicheranno che il veicolo è libero e che la manovra è terminata.

    Qualora questo tentativo risultasse insufficiente, occorrerà passare alla seconda tecnica a strappo. In questo caso, se la trop è di 8 metri, il veicolo trainante si avvicinerà a 7 metri, lasciando la strop con un metro di lasco a terra.

    Dopo il solito colpo di clacson, quando il veicolo in difficoltà avrà iniziato a far girare le ruote, il veicolo trainante partirà velocemente a retromarcia causando lo strappo che aumenterà notevolmente il tiro nel momento in cui la strop arriverà a tendersi. Qualora anche questo tentativo devesse risultare vano, si aumenterà il lasco della strop di un metro per volta oppure si tenterà aumentando la velocità di partenza del veicolo trainante. Utilizzo della campanella per il rinvio della strop

    Questa tecnica è molto efficiente e la gran "botta" verrà assorbita dal potere elastico della strop, senza nessun rischio oggettivo. Ora è ben chiaro perché non vanno utilizzati altri materiali, mentre quelli adeguati dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza.

    Qualora il veicolo da recuperare non fosse raggiungibile direttamente in linea retta, è possibile utilizzare un altro attrezzo, detto "campanella".

    La campanella è un anello che, agganciato ad un buon punto di ancoraggio, permette il passaggio della strop al suo interno consentendo il rinvio laterale della stessa. Il disegno a fianco ne chiarisce meglio l'utilizzo ma va detto che è possibile utilizzare la campanella solo con la tecnica a corda tesa.

    In questo caso, se la forza di un solo veicolo dovesse risultare insufficiente, si potranno anche collegare due o più veicoli trainanti in sequenza tra di loro, formando il cosidetto "trenino".

    Oppure, la campanella può risultare utile anche in caso di recupero con due veicoli collegati a "V". Allora, la campanella andrà collegata al gancio del veicolo in difficoltà e la strop, dopo averla fatta passare al suo interno, andrà collegata ai due veicoli trainanti. Questo permetterà di uniformare il tiro.

    Per concludere, va precisato che tutte le tecniche descritte vanno effettuate in maniera progressiva perché, solitamente, per liberare un veicolo incagliato è sufficiente riuscire a sbloccarlo di soli pochi centimetri.

    LA SICUREZZA INNANZITUTTO

    Una buona attrezzatura base da recupero può durare anni e non rappresenta un costo impegnativo: poche decine di euro sono un piccolo investimento per una grande sicurezza.

    I carichi di lavoro nominale si riferiscono ad attrezzatura ben conservata ed integra, se la vostra strop è lacerata, sfilacciata o troppo usurata, specie nella zona dell'asola, non esitate a cambiarla con una nuova.

    La strop non va riposta bagnata e sporca di fango, va sciacquata con acqua e fatta asciugare all'ombra, per i grilli è più indicata la pulizia con aria compressa e spazzola metallica, specialmente nella zona della filettatura.

    Durante le manovre di recupero va lasciata sgombra da persone un'area circolare di diametro pari alla lunghezza della strop, con centro posizionato idealmente a metà della strop stessa in tiro tra i due mezzi, in pratica fuori dai piedi spettatori e curiosi: c'è sempre il rischio che qualcosa ceda, ed un grillo si trasformi in un pericoloso proiettile.

    Nei recuperi più impegnativi o con attrezzatura non idonea, può essere utile tenere aperto il cofano della macchina posizionata di muso rispetto alla strop, perché in caso di rottura del gancio o del grillo, è meglio che questo vada a colpire la lamiera piuttosto che il parabrezza o, peggio, che possa penetrare direttamente nell'abitacolo.

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